Stress da acquisti
Mercoledì 25 aprile, giorno di festa per le vestali del Tempio della Bellezza e del Benessere. Giornata in cui, inaspettatamente, i negozi della cittadina di A. sono tutti aperti. Maledetta crisi!! Le sorelle con i rispettivi mariti escono a far compere.
La socia/sorella il prossimo mese deve partecipare al matrimonio degli amici S. e V. e cerca un vestito per l'occasione. La socia/filosofa, che ama acquistare vestiti quanto avere un pugno in un occhio, necessita di pantaloni estivi. Gli obiettivi sono chiari per entrambe.
La socia/sorella è nel camerino. La solerte commessa, taglia 36, le ronza attorno e le propone nell'ordine: abitino color tortora, impreziosito da rosellina in tinta sul fianco, completo casacca e pantalone color viola, vestitino nero con bretelline, molto sexy, completo bianco, altro abitino nero con scollatura morbida e castigata.
I commenti della socia/sorella sui vestiti proposti e provati, ognuno più di una volta, sono stati nell'ordine:
"Sembro un biscotto".
"Sembro un uovo di Pasqua senza fiocco".
"Il sexy non fa per me e non indosserò mai qualcosa che mi lasci scoperte le spalle e le braccia".
"Questo non lo provo nemmeno perchè il bianco ingrossa: sembrerei una meringa".
"Forse questo fa al caso mio, ma solo con uno spolverino sopra così non si vedrà nemmeno l'avambraccio".
I parenti sono stremati dall'attesa. L'abitino con soprabito tendente al monacale alla fine diventa suo.
Si precisa che la socia/sorella è magra ma si vede grassa.
La socia/filosofa entra nel camerino con due pantaloni identici, cambia solo il colore. Ne prova uno, tanto sono uguali.
"Allora?" domanda il marito M..
"Tutto ok. Mi salgono e si chiudono pure. Sono miei!".
L'intera operazione, compreso il pagamento, non ha richiesto più di dieci minuti.
Si precisa che la socia/filosofa è grassa ma si vede magra.
Il mondo è bello perché nessuno è proprio uguale all'altro. Non trovate?